Al Sindaco Terranova, il prestigioso premio “Donne che ce l’hanno fatta”

Il 25 novembre, in occasione dell’evento “Donne che ce l’hanno fatta” organizzato nell’ambito delle iniziative per “Ottomarzotuttolanno2023” promosso da Sportello Donna, Fondazione Gaia e dagli Stati Generali delle donne, che si è tenuto a Pavia presso l’Università degli Studi, il sindaco di Termini Imerese Maria Terranova ha ricevuto l’importante riconoscimento “Donne che ce l’hanno fatta” riservato a quelle donne che nel nostro paese per la loro determinazione hanno rotto il proprio tetto di cristallo, che stanno resistendo alle crisi e hanno raggiunto posizioni apicali nelle loro carriere.

“Donne che ce l’hanno fatta” è un importante riconoscimento a donne intraprendenti, decise, piene di iniziativa, che hanno rotto il proprio tetto di cristallo, stanno resistendo e ce l’hanno fatta a sopravvivere alla crisi e a raggiungere posizioni apicali nelle loro carriere. Ci vuole coraggio a prendere in mano la propria biografia.“Donne che ce l’hanno fatta” raccontano le loro esperienze professionali e di vita,in un confronto di generazioni . Racconti diversi ma con un filo comune: il credere in se stesse, l’entusiasmo a continuare, l’apprendimento continuo per rimettere in gioco non solo il proprio sapere, ma anche la propria vita.

Il sindaco Terranova ha così commentato sui social il riconoscimento ricevuto:

Ho appena ricevuto il premio “Donne che ce l’hanno fatta” promosso da Sportello Donna, Fondazione Gaia e dagli Stati Generali delle Donne con il patrocinio della Commissione Europea e dell’Università di Pavia.

Appena me l’hanno comunicato mi sono subito chiesta il significato di questo premio e se lo meritassi davvero.
Che significa “Donne che ce l’hanno fatta” ?
E io, ce l’ho fatta davvero?
Non lo so.
Ma se ripenso alla mia vita ci sono dei momenti in cui penso di aver fatto la cosa giusta.

Ogni volta che ho fatto il mio dovere.
Ogni volta che ho aiutato qualcuno in difficoltà.
Ogni volta che non mi sono girata dall’altra parte.
Ogni volta che ho fatto valere un mio pensiero e non sono rimasta in silenzio.
Ogni volta che non mi sono lasciata intimidire.
Ogni volta che ho perseguito la strada che ritenevo essere quella giusta, anche se sapevo che quella scelta avrebbe comportato pericoli, sacrifici e grandi rinunce.
Ogni volta che sono caduta e mi sono rialzata.
Come quando a 22 anni ho deciso che la mia vita non poteva essere fermata da un problema di salute ma che, anzi, doveva andare avanti più forte di prima perché il tempo che ci viene concesso è limitato e deve essere investito al meglio.

Qualcuno una volta mi disse che ogni cosa che facciamo corrisponde a un puntino su un foglio, un puntino che visto da solo non ha senso, ma che un giorno unendosi agli altri puntini diventeranno un bellissimo disegno.
Così ho capito che farcela non vuol dire essere un supereroe, fare cose grandi e memorabili.
Farcela vuol dire vivere la vita a pieno, giorno dopo giorno, senza mai arrendersi.

Grazie a chi non ha mai smesso di starmi accanto.
Grazie alla mia comunità.
Che i puntini di ognuno di noi possano diventare un meraviglioso disegno
.

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