Accordo exFIAT definito dal ministro ROMANI: DR fuori dai giochi ???

Siglato l’accordo di programma per il rilancio industriale del sito siciliano di Termini Imerese che Fiat è in procinto di dismettere a partire dal 31 dicembre prossimo.

A siglare l’intesa, il ministero dello Sviluppo economico, la Regione siciliana, la Provincia ed il Comune di Palermo assieme all’Asi, proprietari del terreno. Ad annunciarlo è il ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani prima di incontrare i sindacati. Con l’accordo saranno attivati 450 mln di euro, 100 mln dal ministero e 350 mln dalla Regione Sicilia di cui 150 per far fronte alle infrastrutture necessarie al rilancio del sito. Altre risorse per circa 650 mln, arriveranno invece dai privati.

Complessivamente, dunque, per la rinascita industriale del sito di Termini Imerese dovrebbero essere messi in pista circa un miliardo di euro. A beneficiare dello sforzo congiunto pubblico e privato le 7 aziende inserite dal ministero dello Sviluppo economico nella short list definita al termine di una lunga scrematura delle offerte arrivate sul tavolo della task force. Ad aggiudicarsi dunque per ora la partecipazione all’industrializzazione del sito sono la De Tomaso di Gian Mario Rossignolo, che produrrà auto di lusso; il fondo Cape che punta a realizzare auto elettriche; la Med Studio che finalizza l’investimento alla creazione di studi cinematografici; l’azienda vivaistica dei Fratelli Ciccolella con la produzione di energia da fotovoltaico; la società Lima che produrrà elettromedicali con tecnologia innovativa; la Biogen, che lavora biomasse per la produzione di energia elettrica e la Newcoop che si muove nel settore della logistica.

L’accordo inoltre prevede la salvaguardia e l’allargamento della base occupazionale: Fiat, infatti, come ha spiegato ancora il ministro Romani, cede gli impianti a fronte di una ricollocazione integrale dell’occupazione che dunque dovrebbe aumentare dalle 1.500 unità previste dal sito e dall’indotto ai 3.300 occupati con i nuovi progetti. Da una situazione di crisi si è passati ad una straordinaria ristrutturazione aziendale, spiega ancora il ministro.

Al momento, dunque, l’ultima delle offerte arrivate sul tavolo del ministero, quella della Dr, la giovane casa automobilistica molisana di Macchia d’Isernia, non è entrata a far parte della short list delle aziende candidate al rilancio industriale di Termini Imerese.

La proposta infatti è considerata dal ministero in stand by: Ci è sembrato corretto che le aziende già inserite nella short list fossero premiate, spiega ancora Romani che però aggiunge: Nulla toglie che laddove si profilasse la necessità la lista potrebbe essere ampliata. Il ministero, infatti, si è riservato la possibilità di inserire qualche altra azienda se un domani si profilasse una proposta interessante e forte che avesse anche i requisiti territoriali adatti.

E’ una giornata storica questa perche’registriamo l’interesse di sette imprese ad investire nella nostra Regione. Noi crediamo in questo Accordo di Programma per Termini Imerese. Quella di oggi e’ solo una tappa, fondamentale, di un percorso che da questo momento dovra’ procedere a ritmi serrati. Lo ha dichiarato l’assessore alle Attivita’ produttive della Regione siciliana, Marco Venturi, nel corso della presentazione alla stampa dell’Accordo di programma per lo stabilimento Fiat di Termini Imerese, siglato oggi a Roma. A sottoscrivere il documento, l’assessore Venturi, in rappresentanza della Regione siciliana, il ministro per lo Sviluppo Economico, Paolo Romani, il sindaco di Termini Imerese, Salvatore Burrafato, il presidente della Provincia Regionale di Palermo, Giovanni Avanti ed il presidente dell’Area di Sviluppo Industriale di Palermo, Alessandro Albanese. Da subito – ha proseguito Venturi- occorre verificare la reale cantierabilita’ delle sette iniziative inserite nella short list. Fin da domani occorre mettere mano ai progetti esecutivi per accertare quando e come queste ‘iniziative imprenditoriali virtuali’ diventeranno reali tenendo bene a mente la dead line del 31 dicembre 2011, quando la Fiat lascera’ la Sicilia. Per quanto ci riguarda – ha aggiunto l’esponente del governo regionale -come piu’ volte ribadito, a Termini Imerese si devono continuare a produrre automobili e per questo la priorita’ nella valutazione dei progetti si dovra’ dare a chiunque – tra i sette e non solo – sia grado di iniziare prima possibile ad insediarsi e ad iniziare la produzione garantendo nel minor tempo possibile l’occupabilita’ dei lavoratori dello stabilimento Fiat di Termini Imerese. Sappiamo – ha concluso l’assessore Venturi – infatti che altre proposte, sempre nel settore automotive, sono pervenute al Ministero: abbiamo chiesto, oggi, che Invitalia proceda con celerita’ alla valutazione di queste ulteriori proposte, verificando da subito la reale cantierabilita’ in particolare di quelle che consentono a Termini Imerese di mantenere la vocazione del territorio, che e’ quella di essere e restare il Polo automobilistico della Sicilia.

La firma dell’accordo per il rilancio del Polo di Termini Imerese ribadisce l’attenzione del governo siciliano al settore industriale. Lo afferma il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, in occasione della sigla dell’intesa, avvenuta oggi a Roma, nella sede del ministero per lo Sviluppo economico. Il percorso sperimentato con successo per Termini Imerese – precisa Lombardo – intende essere la guida per la creazione di analoghi percorsi di riqualificazione delle aree di crisi (ad esempio, l’area di Carini per il bacino ex-Keller), attraverso il ricorso al contratto di sviluppo e alla strumentazione agevolativa regionale per creare le condizioni per il mantenimento della base occupazionale e la contestuale attrazione di nuova imprenditoria. A margine dell’accordo, con una nota ufficiale inviata a Invitalia e al Ministero – conclude Lombardo – l’amministrazione regionale ha ottenuto che, nella scelta dei progetti imprenditoriali per Termini Imerese, venga data priorita’ alle aziende che in sede di piano industriale dichiareranno il mantenimento della sede fiscale in Sicilia.

Il capogruppo del gruppo consiliare Burrafato Sindaco al comune di Termini dichiara: Credo che la prudenza sia d’obbligo in questa fase di Rigenerazione Industriale nel nostro territorio, ma non possiamo nascondere un dato di fatto e cioè che quella che era una giornata piena di nuvole comincia a fare intravedere il sole. L’operato del Governo Nazionale e la spinta di tutta l’Amministrazione Comunale sta dando i frutti sperati. Aspettiamo adesso di conoscere nel dettaglio le proposte messe in campo e speriamo in un futuro che veda nuovamente Termini Imerese al centro del Mediterraneo possibilmente con un incremento della forza lavoro. Infine ci auguriamo che faziose e strumentali dichiarazioni di esponenti politici che dovrebbero elogiare quanto fatto dal Governo Nazionale, in un periodo in cui la crisi economica internazionale la fa da padrona, cessino e che gli stessi comincino a intraprendere una seria ed onesta collaborazione allo sviluppo del territorio che tutto ha di bisogno tranne che di Sfascisti.

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