A settembre bando per il Villaggio Himera

Un passo avanti, anche se a estate ormai compromessa, per il futuro del Villaggio Himera. Per la gestione del residence turistico il Comune di Termini Imerese annuncia un bando che sarà emanato a settembre. Per questa stagione, i villeggianti dovranno invece accontentarsi di una struttura senza servizi, col ristorante chiuso e la piscina vuota.
Sembra, però, essere sciolto il nodo burocratico che si era presentato a maggio dopo che l’Agenzia nazionale dei beni confiscati aveva consegnato al sindaco Salvatore Burrafato la parte del complesso sottratta alla mafia. Nei giorni scorsi, infatti negli uffici dell’ Agenzia diretta dal prefetto Umberto Postiglione, è stato convocato Burrafato. «Abbiamo consultato le carte catastali- afferma Postiglione- e confermato al sindaco che tutto ciò che del Villaggio Himera era stato ingestione da parte dell’ Agenzia, è stato definitivamente trasferito al Comune». Adesso c’è attesa per il bando che dovrebbe garantire un’estate, ormai quella del 2016, più confortevole per i proprietari di piazzole e bungalow, dopo anni di vicissitudini.
Il Villaggio Himera nel 2005, a cinque anni dal sequestro, venne confiscato definitivamente a Vincenzo Marcianò, ritenuto vicino alle cosche mafiose di Boccadifalco e Caccamo che, come accertarono gli inquirenti, lo finanziarono attraverso una truffa milionaria per la costruzione del residence e camping sul mare di Buonfornello. Un dolce rifugio durante la latitanza, secondo le dichiarazioni di alcuni pentiti, anche per personaggi mafiosi di spessore come il corleonese Leoluca Bagarella, cognato del super boss Totò Riina. Il contenzioso giudiziario, per tanto tempo, ha causato disagi anche ad una ventina di proprietari che avrebbero acquistato regolarmente le loro piazzole.

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