A palazzo Ajutamicristo a Palermo si parla della basilica cimiteriale bizantina nella necropoli monumentale romana di Termini

A Palermo al palazzo Ajutamicristo per la serie di incontri del ciclo: “CANTIERE APERTO, oggi 23 febbraio si terrà un incontro dal titolo “La scoperta di una nuova basilica cimiteriale bizantina nella Necropoli monumentale romana di Termini Imerese: la convivenza tra la città nascosta e quella moderna”. La Soprintendenza di Palermo e il suo lavoro nel territorio”, un fitto calendario di appuntamenti con il quale la Soprintendenza presenterà alla cittadinanza e agli studiosi i dati più recenti sulla propria attività e sulle nuove acquisizioni relativamente al patrimonio culturale.
La ricchezza e la diversità culturale del territorio, la molteplicità delle testimonianze artistiche, la varietà delle emergenze e dei progetti, la valorizzazione delle realtà trascurate, le più recenti “notizie degli scavi”: un aggiornato resoconto a molte voci, offerto dagli interventi dei tecnici della Soprintendenza, che apre alla riflessione e al dibattito con la città.
Il calendario degli incontri – destinato ad essere integrato grazie all’apporto di collaborazioni, prima fra tutte quelle con l’Ordine degli Architetti di Palermo – verrà presentato dalla Soprintendente Maria Elena Volpes.
Il patrimonio storico-artistico della Soprintendenza per i Beni culturali e ambientali di Palermo si è costituito nel corso del XX secolo – contrariamente a quanto avvenuto per i principali musei cittadini, formatisi nel corso del XIX secolo, dal collezionismo privato – grazie all’attività istituzionale espletata dalla stessa Soprintendenza, in primis nel campo della tutela.
Le opere – marmi, lapidei, pitture, oggi confluite nel Museo di Palazzo Ajutamicristo, inaugurato nel 2010, sono pervenute infatti in seguito a: recuperi da edifici distrutti o dismessi – per motivi accidentali, colposi, bellici; a diritti di prelazione sul mercato antiquariale, ma anche all’acquisto di opere di eccezionale o importante interesse artistico, che hanno continuato in tempi recenti la politica di arricchimento del patrimonio culturale del Demanio regionale, perseguito dalla Regione Siciliana sin dalla sua costituzione.

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