Per celebrare oggi la Giornata Mondiale dell’autismo, i monumenti delle città di tutto il mondo si accendono di blu: anche il Comune di Termini Imerese ha aderito illuminando di blu il Palazzo di Città
Light it up blue! Sarebbe davvero bello che tutta l’Italia, e non solo, oggi si illuminasse di blu. Ma perché blu, e perché oggi? Si celebra in data odierna la Giornata mondiale dell’autismo, voluta ed istituita dalle Nazioni Unite nel 2007, e in questa occasione le principali città del mondo parteciperanno illuminando di blu i palazzi più rappresentativi, per significare la sensibilità e la vicinanza della città e degli amministratori alla informazione e al sostegno delle persone con disturbi autistici.
AUTISMO E SOCIETA’ – Ma perché una giornata dedicata all’autismo? Per testimoniare la consapevolezza della necessità dell’assistenza all’educazione a una sempre maggiore autosufficienza delle persone che si trovano in questa condizione. Per far sì che una persona autistica, prima bambino a scuola, e poi adulto, sia sempre più introdotta e parte della società , senza sentirsene sempre ai margini. L’auspicio, in particolare, è a una conoscenza sempre più reciproca, per far sì che sia la società stessa a meglio conoscere le caratteristiche di questa patologia, e riuscire in questo modo a interfacciarsi con i soggetti che ne sono affetti, andando oltre l’indifferenza o addirittura i pregiudizi che ancora insistono.
I NUMERI DELL’AUTISMO – Il numero delle diagnosi di autismo sembra non conoscere battute d’arresto, e la sua è una crescita continua. Ecco anche il motivo dello slogan della giornata mondiale sull’autismo di quest’anno: è più comune di quanto si pensi. Secondo la letteratura scientifica recente, sappiamo che l’autismo si manifesta su 1 bambino ogni 87; i dati italiani, scarsi e disomogenei, oggi contano un’incidenza di quasi 3 bambini su 1000, ma si pensa un numero molto maggiore, e pur in assenza di dati certi, si stima che almeno 400.000 famiglie in Italia abbiano un familiare con autismo. Questo significa un grande numero di genitori che si trovano a dover affrontare, spesso in solitudine, una diagnosi che li trova impreparati e talvolta privi dei necessari supporti anche psicologici.
COS’E’ L’AUTISMO – Parlare di €˜autismo‑¬ è in parte improprio, poiché la versione più corretta è Disturbi dello Spettro Autistico, che si differenziano per quantità e incidenza. In particolare, possiamo però dire che i soggetti che presentano un disturbo dello spettro autistico sono caratterizzati dalla presenza contemporanea della “triade del comportamento autistico”. La triade riguarda uno sviluppo anomalo o incompleto dell’interazione sociale, delle modalità di comunicazione (verbali e non verbali) e modalità di comportamento, interessi e attività limitati, ripetitivi e stereotipati. (Fonte: Fondazione ares.com).
AUTISMO E INCLUSIONE – Parlando di inclusione e autismo non possiamo non pensare al caso del ragazzo autistico scambiato per pusher, e dunque arrestato, poiché il suo atteggiamento “strano” aveva appunto indotto gli agenti a considerarlo una persona che nascondesse qualcosa. Ecco dunque venire alla luce uno dei problemi delle disabilità di tipo cognitivo e relazionale, ovvero il suo essere “poco visibile” rispetto ad altre, e per questo poco ri-conosciuta, oltre che conosciuta.
Ma la memoria va anche a casi molto più estremi riportati dalle recenti cronache, come quello della famiglia americana che teneva il figlio autistico di 6 anni in gabbia. Insomma, molto c’è da fare suo profilo dell’inclusione sociale delle persone con disturbi dello spettro autistico, a partire dalla scuola, senz’altro, ma anche dalla società tutta.