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8 marzo, nel solco della memoria: Omaggio alle 21 Donne dell’Assemblea Costituente

6 Marzo 2021

Comunicato Stampa Il 2 giugno 1946 il suffragio universale e l’esercizio dell’elettorato passivo portarono, per la prima volta, in Parlamento anche le donne. Su un totale di 556 deputati furono elette 21 donne. Alla loro memoria vogliamo dedicare un omaggio nella ricorrenza della festa internazionale della donna, dell’8 marzo. Pur rappresentando, solo, il 4% del […]

Comunicato Stampa

Il 2 giugno 1946 il suffragio universale e l’esercizio dell’elettorato passivo portarono, per la prima volta, in Parlamento anche le donne.

Su un totale di 556 deputati furono elette 21 donne.

Alla loro memoria vogliamo dedicare un omaggio nella ricorrenza della festa internazionale della donna, dell’8 marzo.

Pur rappresentando, solo, il 4% del Parlamento contribuirono significativamente alla fondazione di una nuova società democratica ed alla vita del Paese; con il loro impegno e le loro capacità, segnarono così l’ingresso delle donne al più alto livello delle istituzioni rappresentative.

Per la maggior parte di loro è stata determinante la partecipazione alla Resistenza, anche se provenienti da aree politiche diverse dell’antifascismo, esse ebbero in comune la causa dell’emancipazione femminile, alla quale dedicarono, in prevalenza, la loro attenzione .

L’intensa passione le porterà a superare i tanti ostacoli, che all’epoca rendevano difficile la partecipazione delle donne alla vita politica.
“Le 21 donne che parteciparono alla Costituente furono”:
Adele Bei, Bianca Bianchi, Laura Bianchini, Elisabetta Conci, Maria De Unterrichter Jervolino, Filomena Delli Castelli, Maria Federici, Nadia Gallico Spano, Angela Gotelli, Angela M. Guidi Cingolani, Leonilde Iotti, Teresa Mattei, Angelina Livia Merlin, Angiola Minella, Rita Montagnana Togliatti, Maria Nicotra Fiorini, Teresa Noce Longo, Ottavia Penna Buscemi, Elettra Pollastrini, M. Maddalena Rossi, Vittoria Titomanlio.

…Il cammino percorso in meno di un anno è stato molto e difficile: ma le nostre donne hanno bruciato le tappe. Esse continuano la loro opera, ad esse va l’elogio e la fiducia delle donne italiane, di tutti gli italiani che sperano e credono nella rinascita democratica del nostro Paese” (Leonilde lotti)

…Le generazioni non sono peggiori, sono sempre uguali, gli uomini non cambiano, sono sempre uguali. E i giovani li ho sempre amati, non dimentichi che sono stata un’insegnante assai coscienziosa. Ho cercato di essere materna con loro, buona con loro, il fatto è che la loro cattiveria non è diretta verso i vecchi ma soprattutto verso se stessi: non comprendono, i pazzi, che la politica non è un mestiere, è una missione.” (Angelina Livia Merlin)

..Eravamo consapevoli che il voto alle donne costituiva una tappa fondamentale della grande rivoluzione italiana del dopoguerra. Avevamo finalmente potuto votare e far eleggere le donne. E non saremmo state più considerate solo casalinghe o lavoratrici senza voce ma fautrici a pieno titolo della nuova politica italiana“. (Filomena belli Castelli)

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