Doveva essere un normale giro di pattugliamento come tutti gli altri. Invece sabato scorso, alle 10:oo circa, i Carabinieri di Termini Imerese, notando che la rete perimetrale di un capannone era stata divelta, hanno deciso di introdurvisi per accertarsi della situazione. Ed è li che, i militari, hanno colto in flagranza di reato due individui che, nella zona industriale della cittadina, precisamente in via Scialandro, erano intenti ad asportare materiali vari -condizionatori, stufe elettriche, computer e materiale elettrico vario- da un capannone di uno dei tanti stabilimenti industriali caduti in disuso, la “Bienne Sud”, azienda dell’indotto Fiat che si occupava della verniciatura dei paraurti delle autovetture prodotte dall’azienda torinese, ormai non più in attività a causa della chiusura dello stabilimento presso la cittadina. I due, -entrambi di Villabate- D.R, 32enne già sottoposto all’obbligo di firma, e G.G, 26enne, si sono visti contestare il reato di furto aggravato in concorso, venendo quindi arrestati. Nel corso della stessa mattinata sono stati sottoposti a giudizio con rito direttissimo presso il Tribunale di Termini Imerese, durante il quale sono stati convalidati gli arresti domiciliari per D.R, mentre G.G ha scelto di avvalersi del patteggiamento della pena, venendo così condannato a quattro mesi di reclusione, con pena sospesa ed 80 euro di multa, venendo rimesso in libertà.
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