Compravano la droga a Ballarò e la vendevano a Termini Imerese mettendo a segno anche rapine ai danni degli anziani per finanziare le loro attività illecite. Con l’accusa di detenzione e spaccio di stupefacenti, furto aggravato e ricettazione in concorso, estorsione, rapina impropria e detenzione abusiva di armi i militari della Compagnia di Termini Imerese e del Gruppo di Monreale, in collaborazione con il Gruppo e il Nucleo Radiomobile di Palermo e il nono Elinucleo, hanno eseguito 16 ordinanze di custodia cautelare, 3 in carcere e 13 agli arresti domiciliari, e 5 misure cautelari dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, emesse dal Gip di Termini Imerese su richiesta della Procura della stessa città.
L’operazione, denominata “Aquarium”, avviata nel dicembre 2012, ha riguardato quattro gruppi indipendenti di pusher che smerciavano hashish e cocaina a Termini Imerese e Palermo e alcuni grossisti dai quali si rifornivano. Nell’ambito di queste attività investigative sono state arrestate in flagranza sei persone e altre dieci segnalate alla prefettura, sequestrati 20 grammi di cocaina e 150 di hashish, oltre a mille euro incontante.
Un altro filone di indagine è relativo a furti presso esercizi commerciali e alla ricettazione della merce trafugata. Altri indagati sono ritenuti autori di scippi, anche danni di anziani di Termini Imerese. E’ stata infine fatta luce su due estorsioni col sistema del “cavallo di ritorno”, ossia il riscatto chiesto per restituire ai proprietari motociclette rubate.
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