Saldi, partenza da dimenticare in Sicilia: “Vanno aboliti per legge”

La corsa all’affare non c’è stata. E chi si aspettava una partenza con il ‘botto’ è rimasto deluso. La stagione dei saldi, al via il 6 gennaio in Sicilia, è partita in sordina complice l’effetto ‘Black Friday’ e le compere natalizie che hanno assottigliato la disponibilità economica delle famiglie. “L’avvio è stato tiepido – ha detto all’Adnkronos Patrizia Di Dio, presidente di Confcommercio Palermo – senza grandi picchi e anzi con una lieve flessione del 5 per cento rispetto allo scorso anno”.
Insomma, i primi giorni di acquisti scontati, storicamente momento clou delle vendite sotto costo, si stanno rivelando un mezzo flop. “Non c’è stata la corsa all’acquisto – ammette Di Dio -. I negozi hanno lavorato, ma senza registrare particolari incassi. La lieve ripresa e il rinnovato clima di fiducia dei consumatori – prosegue la numero uno di Confcommercio Palermo – hanno sbloccato le spese anche prima dell’avvio dei saldi. Merito di offerte e promozioni che le attività commerciali hanno riservato alla propria clientela e che hanno spinto tanti a fare acquisti anche a dicembre”.
Intanto affiora la polemica. “I saldi di fine stagione sono oramai obsoleti e superati, non incontrano più l’interesse dei consumatori e, pertanto, vanno aboliti per legge”. Lo afferma il Codacons, che sottolinea come siano profondamente cambiate le abitudini d’acquisto dei cittadini, e come i saldi stiano facendo registrare l’ennesimo flop. Il budget medio nazionale dedicato ai saldi invernali scenderà, quindi, a una media di 168 euro a famiglia, con una contrazione del -4% rispetto agli sconti di fine stagione del 2017. Ancora una volta le vendite durante i saldi fanno registrare una contrazione, spiega l’associazione, le famiglie infatti non prevedono di effettuare grandi acquisti durante gli sconti né dedicheranno significativi budget di spesa ai saldi, al punto che solo il 40% degli italiani conta di approfittare delle vendite di fine stagione per fare qualche acquisto nei negozi.
“Il flop dei saldi è da attribuire sia alla partenza degli sconti a ridosso delle festività natalizie e di Capodanno, quando i portafogli degli italiani risultano già svuotati dalle spese per regali, pranzi e cenoni, sia a profonde modifiche nelle abitudini dei consumatori – spiega il presidente Carlo Rienzi – i cittadini possono infatti acquistare tutto l’anno prodotti scontati attraverso le piattaforme e-commerce, con il commercio online che attira un numero sempre crescente di acquirenti, al pari di iniziative come il Black Friday che hanno portato le famiglie ad anticipare acquisti prima relegati al periodo dei saldi”.

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