Presentato il Giro ciclistico di Sicilia: terza tappa con finale al belvedere di Termini Imerese, partenza il 27 marzo

Saranno trecento e affronteranno i cinquecento chilometri della seconda edizione del Giro della Sicilia come se fossero ciclisti professionisti. Dal 27 aprile al 2 maggio 2019 i cicloamatori con l’immancabile spirito agonistico affronteranno salite e tornanti delle cinque tappe che si snoderanno sulle strade di tre province, Palermo, Messina, Catania, e che toccheranno oltre trenta comuni all’interno dei tre parchi delle Madonie, dei Nebrodi e dell’Etna.

La base logistica della manifestazione fra partenza, arrivo e villaggio di riferimento sarà a Pollina. A ideare e organizzare il giro, Marco Lampasona, presidente del gruppo sportivo Mediterraneo. “Unire la passione per lo sport con l’amore per la propria terra – dice Lampasona – Il Giro della Sicilia non è altro che la sintesi di queste due forti spinte emotive. L’obiettivo è quello di creare un collegamento virtuoso tra il ciclismo amatoriale e il turismo per elevare questo meraviglioso sport da attività finalizzata alla ricerca del proprio benessere ad attività strumentale alla conoscenza di culture e luoghi. Una missione resa possibile dalla straordinarietà dei luoghi in cui il giro è ambientato: un alternarsi di paesaggi diversi l’uno dall’altro, un sali scendi continuo che porterà i ciclisti dal mare alle montagne. Per questo “Un mare di montagne” è lo slogan che abbiamo scelto per l’iniziativa”.

La partenza è fissata il 27 aprile con la prima tappa Pollina–Gratteri lunga 84 km, caratterizzata da due prove cronometrate di 9 e 6 chilometri e 1.730 metri di dislivello. La seconda tappa è quella dell’Etna: 162 km con 3.680 metri di dislivello e un prova cronometrata lungo la “Mareneve” di 17 chilometri. La terza tappa, Termini-Caccamo da 116 chilometri, è caratterizzata da una prova cronometrata di 11 km in pianura che costeggerà il mare, con uno strappo finale in salita di circa un chilometro fino al belvedere di Termini Imerese. La quarta tappa, a Geraci da 133 chilometri, vedrà una prova cronometrata in salita di 14 chilometri tutta all’interno di un sughereto. L’intera tappa attraverserà il Parco delle Madonie. L’ultima tappa, il 2 maggio, prevede una cronometro di 10 chilometri con un dislivello di 560 metri che porterà i ciclisti al Santuario di Gibilmanna.

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