Pontile ENEL e serbatoi: il punto di vista di tutti i candidati a sindaco

Qualche giorno fa MADONIE NOTIZIE concludeva un articolo sulla questione della cessione da parte di ENEL del pointile e dei serbatoi a scopi commerciali per lo stoccaggio di idrocarburi concludeva con una domanda: “I nuovi amministratori che si candidano alla guida della Città da chi vorranno essere “dominati”? Dall’industrializzazione, a prescindere dall’inquinamento che produrrebbe, in nome dei posti di lavoro come dagli anni 70, o da altro?”
La riflessione ci ha mobilitato immediatamente e abbiamo chiesto ai 5 candidati sindaco di prendere una posizione a riguardo che vi proponiamo sotto in rigoroso ordine alfabetico le loro dichiarazioni ufficiali pervenuteci.

Candidato Armando DI LIBERTO
Da quasi due anni ormai il M5S ha affrontato la vicenda Enel. Abbiamo richiesto e ottenuto due incontri con i dirigenti dell’azienda che si sono svolti all’ARS. Quello che ci ha stupito particolarmente in questi mesi è stato il cambio di visione rispetto alle prospettive palesate precedentemente per bocca dei suoi rappresentanti, i quali avevano parlato di esempi di riconversione sostenibile e virtuosa esponendo modelli di centrali trasformate in poli universitari, centri di ricerca e sedi espositive museali. Oggi invece per Termini Imerese si parla di cedere le cisterne, e il pontile, ad un’azienda esterna che li userebbe, per lo stoccaggio di circa 90 mila tonnellate di idrocarburi da destinare successivamente alla trasformazione e produzione di biodiesel. A ciò si aggiunge un ulteriore impatto di traffico su ruote che verrà poi in pochi anni completato dallo scarico sul pontile da parti di navi cisterne. Considerando che si tratta di liquidi pericolosi ed infiammabili non credo sia davvero la migliore delle soluzioni possibili per un territorio che negli anni passati ha pagato con la salute dei propri cittadini. Noi ci opporremo con tutte le nostre forze e in tutte le sedi necessarie. Ed, inoltre, appare ormai chiaro che la prossima amministrazione dovrà seriamente riconsiderare i rapporti con l’Irsap.

Candidato Vincenzo FASONE
La vendita del pontile e dei serbatoi Enel, come abbiamo più volte detto e scritto anche al Commissario straordinario del Comune, rappresenterebbe per la nostra città un passo indietro di molti anni che ci riporterebbe al periodo in cui l’attracco delle petroliere costituiva un potenziale pericolo per il nostro mare ed un fattore disincentivante per il turismo nautico ed anche per il turismo di terra. La presenza di carburanti nei serbatoi provocherebbe un ulteriore potenziale pericolo ed una sicura fonte di inquinamento a causa della movimentazione di migliaia di automezzi. Per una città che vuole trovare nelle risorse del proprio territorio la chiave per il proprio futuro sarebbe un ulteriore esiziale passo.
Al contrario siamo convinti che il mantenimento della produzione dei gruppi a turbogas cosiddetti “a ciclo combinato”, che rappresentano un’eccellenza tecnologica riconosciuta anche all’estero tanto da essere oggetto di studio da parte di delegazioni che vengono a visitarli (di recente sono state alla centrale delegazioni russe in visita), assieme alla creazione di centri di ricerca e di calcolo che porrebbero la centrale ed il territorio ancor più all’avanguardia, assicurando anche posti di lavo ad altissima qualificazione per i nostri giovani.

Candidato Francesco GIUNTA
La coalizione guidata dal candidato sindaco Francesco Giunta si dichiara assolutamente contraria al progetto di Enel a cedere il pontile e i serbatoi per la realizzazione di un’area di stoccaggio carburanti che non farebbe altro che compromettere, definitivamente, la possibilità di riconvertire, anche se parzialmente, l’indirizzo economico della città di Termini Imerese. Non dobbiamo dimenticare l’altissimo prezzo che in termini di vite umane il comprensorio imerese ha pagato negli anni in cui Enel produceva energia elettrica utilizzando combustibili. Al riguardo, Francesco Giunta rilancia impegnandosi a richiedere ad Enel Spa la rimozione del pontile che ha letteralemente dissacrato la splendida cornice del golfo di Termini Imerese. Una volta insediata, l’amministrazione comunale intraprenderà ogni azione utile al fine di fermare l’ennesimo scempio del territorio comunale.

Candidato Pippo PRETI
“Ricavare un guadagno a spese della nostra comunità invece che maturare una perdita smantellando tutto quello che per anni ci ha impedito uno sviluppo turistico del territorio, ecco quello che vogliono fare i vertici di Enel con la nostra costa – dice Pippo Preti, candidato sindaco di Termini Imerese. Siamo già stati abbastanza martoriati nel corso degli anni per inseguire logiche economiche ormai superate e lontane dalla vocazione del nostro territorio. Mi opporrò con forza a delle scelte che pregiudicano il futuro della nostra Città in quanto compromettono il recupero turistico della nostra costa nonché le probabilità di realizzazione del PORTO TURISTICO, in quanto il pontile ne mina irremidiabilmente l’attrattiva e l’appetibilità economica. Per questi motivi è giunta l’ora di chiamare a raccolta tutti i cittadini, le associazioni, i movimenti, i sindacati e i partiti politici per protestare e condurre una battaglia comune, senza inutili scissioni o prevaricazioni.
La coralità dei termitani è necessaria In quanto sono in gioco le possibilità per uno sviluppo alternativo della nostra Termini e non possiamo permettere che queste scelte scavalchino la volontà popolare.”
Come bene ha riportato “Madonie Notizie” ormai l’ENEL è uscita allo scoperto e in sede di riunione col Commissario straordinario dr. Girolamo Di Fazio ha parlato apertamente di raffineria per biodiesel, quindi a due passi dalla nostra Città e sulla nostra costa, l’ENEL vorrebbe non solo stoccare e commerciare carburante ma anche attuare processi di trasformazione in loco.
Una follia strategica per la Sicilia che sta già affrontando le crisi occupazionali degli altri siti petroliferi dell’isola, Gela – Augusta – Milazzo, e che vede quei territori irremidiabilmente compromessi per gli insostenibili costi di bonifica.
Mi preme sottolineare che anche la pesca riceverebbe ingenti danni dall’arrivo delle petroliere e dagli incidenti ambientali che inevitabilmente si verificherebbero. Una vera iattura per la flotta peschereccia cittadina e per tutti coloro che traggono sostentamento dalla pesca e dalla commercializzazione del pescato: altro che creazione di posti di lavoro!
Oggi risulta evidente che la voglia di riscatto della nostra Termini e gli interessi economici dell’ENEL sono assolutamente divergenti, e di questo la società e energetica ne ha piena consapevolezza, tant’è che ha tenuto riservate le trattative e i criteri per la scelta del partner, così mortificando la nostra comunità.
Emerge chiaramente che è ora di reagire insieme, tempestivamente e in maniera adeguata per non farci rubare il futuro.

Candidato Pietro SORCE
“Occorre senz’altro che l’Amministrazione vigili e mantenga un livello di attenzione massimo su tutte le questioni che attengono alla integrità ambientale e su quelle che possono pregiudicare la fruibilità della costa termitana”.
E’ quello che afferma il candidato sindaco di Termini Imerese Avv. Pietro Sorce in merito alla questione relativa alla parziale dismissione della centrale elettrica di Termini Imerese, avviata dall’Enel, e sulla intenzione, comunicata dalla stessa Enel, di cedere a privati il pontile ed i serbatoi della centrale, non più utili alle modificate modalità di funzionamento dei gruppi produttivi.
“Sul punto – evidenzia l’Avv. Sorce – sussiste senz’altro la necessità di verificare la legittimità della iniziativa rispetto alle prescrizioni del vigente Piano Regolatore Consortile, il quale, come è noto, precisa che nella zona industriale esistente (zona D1) è ammessa la realizzazione di impianti e di altri servizi solo se direttamente complementari alle destinazioni consentite, cioè alle attività produttive di tipo industriale”.
“In tale situazione – continua l’Avv. Sorce – separare il pontile ed i serbatoi al fine di utilizzarli per destinazioni d’uso diverse (commerciali) risulterebbe certamente difforme alle prescrizioni normative, e quindi non praticabile”.
“Va valutato inoltre – conclude l’Avv. Sorce – quali possono essere i risvolti negativi in termini di impatto ambientale, sia con riferimento al prevedibile aumento del traffico marittimo di grossa portata, destinato all’attracco al pontile, che può arrecare danni alle attività pescherecce ed al diportismo nautico, sia con riferimento al traffico commerciale via terra, destinato prevedibilmente ad aumentare nel numero delle autocisterne per il trasposto dicarburante”.
“Auspico che il Commissario straordinario ed i vertici degli uffici comunali valutino adeguatamente la questione al fine di evitare che vengano pregiudicate le sorti del tratto di costa in questione e di quella parte dell’area interessata dal progetto e, nel contempo, che l’Enel venga sollecitata ad avviare concretamente le preannunciate attività di dismissione della parte della centrale non più utilizzata, inclusa la eventuale eliminazione delle ciminiere che tanto incidono negativamente sul profilo costiero”.

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