Ma perchè il Consiglio Comunale di Termini NON APPROVA una mozione sulla legalità ?

La mozione è un testo sottoposto al voto in una assemblea elettiva (Consiglio Comunale, ecc.) teso ad indirizzare la politica del Governo (o della giunta, nel caso degli Enti locali) su un determinato argomento. È quindi il principale strumento dell’attività di indirizzo politico degli organi rappresentativi nei confronti del potere esecutivo.

Sabato 3 arpile 2010, si svolge una seduta urgente e straordinaria del Consiglio Comunale convocato dal Presidente Vitale per i gravi fatti accorsi ad un consigliere, chiunque esso sia e di quale schieramento faccia parte, in questo momento poco importava in quanto il fatto è stato grave ed è atto riprovevole per tutto il consiglio comunale (nella fattispecie si tratta del consigliere Mario Sacco del PdL).

In questa seduta del Consiglio Comunale vengono presentate 2 mozioni: la prima della maggioranza che ha fatto un atto di indirizzo all’amministrazione (questo è il significato di una mozione) sulla vicinanza al consigliere Sacco in questo momento davvero triste per la Città;

la seconda mozione (atto di indirizzo all’amministrazione) dal consigliere Gatto, nella veste uifficiale di Presidente della Commissione Consiliare di Studio della Legalità, in un primo tempo rinnegato dell’investitura di redattore della mozione da parte di taluni membri della commissione che poi però hanno ricordato che invece l’investitura l’avevano data… dava delle linee dirtettrici e chiedeva delle cose specifiche all’amministrazione.

Ebbene per cocludere dopo 3 ore e mezza di consiglio comunale, che vedeva in platea tutte le forze dell’ordine della Città che sono accorse in quanto l’organo istituzionale del popolo parlava di mafia e di ripudio alle intimidazioni mafiose, la prima mozione (quella della maggioranzaconsiliare) è passata, la seconda, del della commissione consiliare legalità con 7 membri di cui 4 della maggioranza e 3 di minoranza, viene rigettata causa astensione della maggioranza tutta….

Ma cosa trattava questa mozione della commissione legalità? Per quale motivo una mozione (atto di indirizzo all’amministrazione) che tratta di legalità e di sprone all’antimafia NON viene votata da tutti i consiglieri della maggioranza?

Sotto riportiamo il testo della mozione bocciata in consiglio e redatta dal Presidente della Commissione Consiliare per lo Studio della Legalità…:

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VISTO il grave fatto che ha colpito la nostra città, con particolare riferimento al gravissimo atto intimidatorio subito dal rappresentante del popolo delle libertà Mario Sacco;

CONSIDERATO che atti di tale inaudita gravità non sono soliti alla nostra comunità, ma che purtroppo solitamente non è ritenuta felice culla di un senso di rispetto reciproco e di civiltà capace di garantire massima legalità e sicurezza ai nostri cittadini;

CONDANNA

unanimemente e senza riserve ogni atto illegale e di carattere vandalico, sia esso gratuito o volto all’ignobile scopo della intimidazione, a maggior ragione qualora esso colpisce uomini che hanno liberamente scelto di rappresentare la loro città, assurgendo al compito assegnatogli attraverso il voto popolare di consigliere comunale.

La Commissione speciale di studio della Legalità, inoltre:

PRESO ATTO che la competenza in materia di ordine e sicurezza pubblica e di contrasto alla criminalità appartiene allo Stato, che la esercita, in termini generali, attraverso il Prefetto quale autorità provinciale di pubblica sicurezza, ma che è compito dell’Amministrazione Comunale collaborare con le Forze dell’Ordine, rappresentare le istanze di sicurezza di coloro che vivono in città ed assumere tutte le iniziative di prevenzione sociale per migliorare la qualità della vita onde rendere più difficoltoso il manifestarsi di fenomeni di disagio sociale e di comportamenti devianti;

RITENUTO che la domanda di sicurezza urbana va aggravandosi alla luce della recrudescenza dei fenomeni di criminalità e di microcriminalità e del rischio percepito in modo sempre più grave dai cittadini di essere vittima di intimidazioni, aggressioni o altri atti violenti e/o vandalici;

· CONSIDERATO che per migliorare la sicurezza, è necessario sostenere i meccanismi di sorveglianza organizzata, realizzata dagli organismi preposti a questo scopo;

· CONSIDERATO che l’illegalità degli atti intimidatori non possono trovare giustificazione e che deve essere chiara la discriminante verso chi si pone al di fuori dalla legge o si sottrae ai percorsi di legalità e che in maniera ignobile e codarda si permette d’intimidire attraverso mezzi arcaici vedi teste d’animale scuoiato;

· CONSIDERATO inoltre che proprio l’illegalità alimenta un diffuso sentimento di insicurezza tra i cittadini, aumentando una percezione negativa del carattere della convivenza civile

INVITA L’AMMINISTRAZIONE

1. a proseguire ed ulteriormente intensificare il rapporto di collaborazione con le Forze dell’Ordine;

2. ad affermare un principio di tolleranza zero verso ogni forma di comportamento non rispettoso della legalità e della libertà di pensiero e parola

3. ad incoraggiare ulteriormente un’organizzazione delle forze dell’ordine improntata al principio di decentramento per quartiere tale da distribuire un maggior numero di unità sul territorio;

4. a garantire qualora ce ne fosse ulteriormente bisogno insieme la Polizia municipale e le altre Forze dell’Ordine competenti una maggiore azione di prevenzione, vigilanza, monitoraggio e sensibilizzazione della popolazione verso il rispetto della legalità.

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