ICS Tisia D’Imera: l’acqua un bene prezioso

Comunicato Stampa

Le classi 2 C e 2 D dell’Ist. Comp. Statale Scuola Secondaria di I grado “Tisia D’Imera” hanno approfondito, durante le ore del tempo prolungato, il bene dell’acqua, elemento essenziale per la vita di tutti gli esseri viventi.
Il laboratorio scientifico/letterario è stato svolto dalle insegnanti Marfisi, Teresi in collaborazione con le professoresse Gullo e Di Stefano per la 2 C e dalle professoresse Romanotto, Vinci e Gebbia per la 2 D. Significativo il contributo del professore Ortolano.
Durante l’anno scolastico gli alunni, attraverso poesie, testi letterari, slogan, brani riguardanti la distribuzione dell’acqua nel mondo, esperimenti scientifici e PowerPoint hanno riflettuto sull’importanza dell’acqua che deve essere considerato un diritto fondamentale.
Durante le attività scolastiche non sono mancati momenti dedicati allo studio del nostro territorio: Termini Imerese, la cui storia è legata all’acqua.
Il nome stesso che allora assunse Thermai Himeraìai (in latino Thermae Himerae) è dovuto all’esistenza nei pressi della cittadina di sorgenti di acque calde, ancor oggi utilizzate: le Terme moderne, nella città bassa, occupano lo stesso luogo di quelle romane, delle quali conservano ancora alcuni resti. Note già molto prima della distruzione di Imera, queste acque sono, infatti, ricordate da Pindaro nella XII olimpica, in onore di Ergoteles di Imera. Secondo il mito, esse sarebbero sgorgate ad opere delle Ninfe, che volevano compiacere Atena: in esse si sarebbe bagnato per la prima volta Ercole, dopo la lotta contro Erice. Le monete di Termini, che sul dritto hanno la testa di Ercole e sul rovescio tre Ninfe, s’ispirano a questo mito.
Con la collaborazione degli architetti Tedesco e Serio sono state effettuate visite guidate ai resti all’acquedotto Romano Cornelio, in contrada Figurella, risalente al secondo secolo dopo Cristo. L’acquedotto portava l’acqua a Termini Imerese dalla sorgente di Brucato, la lunghezza di questa opera, unica in Sicilia, è di circa 8 chilometri. La parte più spettacolare è quella di contrada Figurella che attraversa il torrente Barratina, in quel tratto è alto 16 metri e lungo oltre i 100. Un’altra visita guidata si è svolta al Museo Civico di Termini Imerese dove sono conservati spezzoni di tubi di piombo e anche numerosi elementi di condutture.
A conclusione del laboratorio sono stati invitati i genitori delle rispettive classi. Durante l’incontro gli alunni hanno esposto ciò che hanno realizzato traducendo in musica le emozioni suscitate con una canzone composta dal professore Nunzio Ortolano.

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