Fasone, Merlino, Dil Lisi e Taravella: 2018, odissea di un Carnevale!

Comunicato Stampa

Il flop della lotteria del Carnevale, la pessima logistica con le bancarelle che intralciavano le vie di transito dei carri, il palco adibito ad ospitare gli spettacoli senza copertura, gli spettacoli annullati senza preavviso alle autorità competenti, la gestione catastrofica del suolo pubblico, delle auto non rimosse all’interno del circuito, sono soltanto alcune delle epiche vicende vissute dal Carnevale termitano edizione 2018.
Non saranno certamente le avverse condizioni meteorologiche, che come al solito offrono l’ennesimo motivo di vittimismo, a lasciar passare inosservato il fallimento di quest’ultima edizione del Carnevale termitano.
Un fallimento preannunciato già dalle dimissioni nella notte tra il sabato e la domenica del presidente della Pro Loco associazione incaricata dell’organizzazione.
Mai visto nulla di simile prima d’ora!
Non vogliamo però parlare di quanto di negativo ha caratterizzato questa edizione, al contrario vogliamo parlare di quello che si può fare per migliorare le cose.
I tempi sono ormai maturi per tentare un salto di qualità attraverso la creazione di una fondazione pubblico-privata per il Carnevale e l’arte della cartapesta.
Così come, forse è giunto il momento, dai più auspicato di pensare ad estendere la durata della manifestazione per diversificare il rischio maltempo. A monte si potrebbe pensare di estendere la manifestazione all’intero mese antecedente il martedì grasso attorno ai quattro giovedì del Carnevale (di li cummari, di li parenti, zuppiddu e lardarolu); a valle con attività nel periodo primaverile – così come avviene già altrove – riutilizzando i manufatti e riconcependo la manifestazione quale festa dei fiori o di primavera.
Da salvare in questa edizione certamente l’ottimo contributo dato delle scuole cittadine.
Noi non facciamo opposizione alla Città per questo sin dal prossimo consiglio comunale porteremo le nostre proposte per l’edizione del 2019, del 2020 e per gli anni a venire.
Il Carnevale va pensato per il futuro e non per l’oggi.

Vincenzo Fasone
Salvatore Di Lisi
Claudio Merlino
Vincenzo Taravella

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